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Mr. Toledano a Roma

Il 30 Settembre si è aperta la sesta edizione di Fotoleggendo, un interessante festival della fotografia fatta di mostre, seminari, letture portfolio, proiezioni e workshop, tutto si svolge a Roma. Saranno 22 le mostre sparse in vari luoghi romani: Mandeep photography, Museo Centrale Montemartini, Museo di Roma in Trastevere, I.S.A., Officine Fotografiche, 10b Photography e I.S.F.C.I.

Tra queste mostre , il 9 Ottobre presso Officine Fotografiche – Via G. Libetta 1 – alle ore 20,30 si inaugura “A new kind of beauty” di Philip Toledano (giorno di inaugurazione anche per “Tears of Eros” di Angelo Cricchi e “Little big press” di 3/3)

Toledano, nato a Londra da madre franco-marocchina e padre americano, ha pubblicato nelle più importanti testate mondiali tra cui Vanity Fair, The New York Times magazine, The New Yorker, GQ, Le Monde e tanti altre ancora.
A Roma il fotografo ci propone “A New kind of beauty“, un progetto sulla “bellezza” dell’essere umano.

Scrive nell’introduzione “Sono interessato a quello che noi definiamo bellezza, quando si fa la scelta di creare noi stessi.
La bellezza è sempre stata una moneta, e ora che finalmente abbiamo i mezzi tecnologici per coniarne una propria, quali scelte facciamo? La bellezza viene informata dalla cultura contemporanea? dalla soria? o viene definita dalla mano del chirurgo? Possiamo identificare delle “tendenze” fisiche che variano da decennio in decennio, o la bellezza è senza tempo?
Quando ri-facciamo noi stessi, stiamo rivelando la nostra vera personalità, o stiamo strappando via la nostra stessa identità?
Forse stiamo creando un nuovo tipo di bellezza. Un amalgama di chirurgia, arte e cultura popolare? E se così fosse, i risultati sono l’avanguardia di una evoluzione umana provocata?”

Una mostra da non perdere!! (fino al 23 Novembre)

Piu info:
www.mrtoledano.com
www.fotoleggendo.it
Per vedere altri lavori di Toledano:
www.art-dept.com

Intervista su Stile.it:
www.stile.it

Photo:
Tiana – © Toledano

Posted in Fotografia.


Ritratti e identità sociale

Il 17 giugno la Walther Collection ha aperto al pubblico la propria collezione di fotografi/artisti africani.
La mostra “Events of the Self: Portraiture and Social Identity”, curata da Okwui Enwezor, è costituita da una serie di quattro progetti che riempono tutte le gallerie (nove) delle tre sedi del nuovo spazio espositivo di Burlanfinger vicino Ulm, nel sud della Germania.

La mostra integra i lavori di tre generazioni di artisti e fotografi africani con quelli moderni e contemporanei tedeschi.
Sarà possibile visitare la collezione ogni settimana dal giovedì alla domenica (11.00-17.00) solo per appuntamento. Entrata libera.(info@walthercollection.com)

“Events of the Self: Portraiture and Social Identity” comprende 243 lavori di 32 artisti. Le differenti tipologie di immagini e video sono distribuite nei tre edifici e suddivise quindi tra loro in tre percorsi. Ogni percorso nasce da una differenziazione analitica legata ad un esame esplorativo della storia della fotografia.

Nel “White box” – scatola bianca – un gruppo di artisti africani contemporanei lavorano con la fotografia, istallazioni video e proiezioni di diapositive. I lavori degli artisti come Yto Barrada, Romuald Hazoumè, Jo Ractliffe, Guy Tillim, Hentie van der Merwe e Samuel Fosso, sono raggruppati nella categoria di ritratti, genere, performance, teatralità e identità. Il secondo piano della galleria è dedicato al lavoro di Rotimi Fani-Kayode con una selezione di gigantografie a colori del tardo periodo dell’artista anglo-nigeriano che, con i suoi ritratti in posa (anni ’80), esplora temi come la sessualità, l’erotismo e l’identità.

L’ esposizione nella “Green House” – casa verde – dove il tema centrale è la ritrattistica e l’idea di transizione e trasformazione della società umana. Protagonisti sono gli importanti ed influenti ritratti di due grandi maestri: Seydou Keïta (Mali) e August Sander (Germania).

Infine si ha la “Black House” – casa nera – che si focalizza sul concetto di serialità e tipologia presenti nei lavori di Bernd e Hilla Becher (Germania) Malick Sidibé (Mali), e J. D. ‘Okhai Ojeikere (Nigeria). Si passa da una piccola selezione degli macchinari obsoleti in bianco e nero dei Becher, attraverso le teste di Ojeikere che analizza le diverse acconciature dei suoi soggetti, fino ad arrivare ai ritratti di uomini e donne fotografati di schiena da Sidibé. In questo gruppo è stato incluso “The Black photo Album/Look At Me: 1890-1950” di Santu Mofokeng, una video-proiezione di immagini d’archivio di diversi fotografi sudafricani. Nel video si può ammirare una serie di ritratti di gente appartenente alla classe media e operaia nera del Sudafrica vestita con completi vittoriani; le immagini risalgono fino al XIX secolo, circa 1890.
Una mostra da non perdere, ma se la Germania è troppo distante, guarda alcune foto della collezione in The Walther Collection

Artisti presenti:
Sammy Baloji | Oladélé Ajiboyé Bambgoyé | Yto Barrada | Bernd & Hilla Becher | Candice Breitz | Allan deSouza | Theo Eshetu | Rotimi Fani-Kayode | Samuel Fosso | David Goldblatt | Kay Hassan | Romuald Hazoumè | Pieter Hugo | Seydou Keïta | Maha Maamoun | Boubacar Touré Mandémory | Salem Mekuria | Santu Mofokeng | Zwelethu Mthethwa | Zanele Muholi | James Muriuki | Ingrid Mwangi | Grace Ndiritu | J.D. ‘Okhai Ojeikere | Jo Ractliffe | August Sander | Berni Searle | Malick Sidibé | Mikhael Subotzky | Guy Tillim | Hentie van der Merwe | Nontsikelelo (Lolo) Veleko.

The Walther Collection
Reichenauerstrasse 21
89233 Neu-Ulm / Germany
www.walthercollection.com

photos:
in alto: Nontsikelelo (Lolo) Veleko “Nonkululeko“, 2003
in basso:Rotimi Fani-Kayode “Every Moment Counts“, 1989

Posted in Fotografia.


Modelli femminili

VOCI E SGUARDI DI DONNE
Modelli femminili nella politica e nei media

Roma, venerdì 21 Maggio
ore 9:30-13:30 e 15:00-18:00

presso il
Teatro Casa dello studente, via de Lollis 20
“La Sapienza” Università di Roma

Il Laboratorio di studi femministi Annarita Simeone “Sguardi sulle differenze” e la Facoltà di Scienze Umanistiche della Sapienza Università di Roma organizzano una tavola rotonda per discutere di rappresentazioni e modelli femminili contemporanei nella politica e nei media italiani. Al centro della giornata, suddivisa in due differenti panel è la questione della rappresentazione e/o della discrepanza tra i modelli del femminile proposti dall’industria culturale e dello spettacolo televisivo e le voci, gli sguardi e i corpi in carne ed ossa delle donne reali. Se tale tematica  è già stata discussa e analizzata dal movimento femminista esploso negli anni `70, i recenti fatti di cronaca italiana, a partire dalla lettera di Veronica Lario fino alle dichiarazioni di Patrizia d’Addario, hanno riportato alla luce come lo scambio tra sesso, potere e politica funzioni ancora sulla base di un tacito accordo stipulato tra i sessi entro le società emancipate, rilanciando la riflessione e invocando una nuova azione politica delle donne. Se infatti la mercificazione del corpo femminile è sempre stata una costante delle società patriarcali e dell’oppressione delle donne, come interpretare la “libera” compravendita tra sesso, potere e politica che innerva la società italiana attuale, una società che appare inconsapevole di ciò che deve alle lotte femministe? Cosa sta succedendo dunque oggi in Italia e in particolare alle donne italiane? E cosa è cambiato, se è cambiato, nella mercificazione del corpo femminile proposta dal modello televisivo e dall’industria del divertimento e della comunicazione?

Chiamate a rispondere a tali interrogativi in una tavola rotonda, numerose donne di età differente e impegnate in diversi ambiti professionali, dal giornalismo televisivo e scientifico alla produzione cinematografica e artistica, da studentesse a docenti universitarie ed esperte nel campo delle politiche sociali e della creazione di servizi culturali dedicati alle donne, cercheranno di fare il punto della situazione e di fornire una griglia di analisi concettuale.

In particolare, il panel mattutino intitolato “Libertà e silenzi” intende confrontarsi direttamente con la questione politica, interrogandosi sul significato della libertà femminile nella società attuale e sui silenzi che hanno accompagnato la rivelazione pubblica di tale mercificazione. Le invitate, tra cui la giornalista televisiva Maria Luisa Busi del TG1, la poetessa e performer Maria Grazia Calandrone, la giovane giurista Eleonora Palma e le diverse studiose di teoria politica e studi di genere tra cui Francesca Izzo, docente di filosofia politica all’Orientale di Napoli, Mariella Gramaglia, giornalista ex assessore del Comune di Roma, Paola Piva, sindacalista specializzata in politiche del lavoro e Sara Seghizzi, mediatrice culturale, risponderanno a  domande concernenti sia l’analisi teorica e l’elaborazione femminista sia la pratica politica, cercando di mettere a fuoco le ragioni politiche che hanno portato a una tale situazione.

Fotografie e caricature” è invece il titolo del panel pomeridiano che, introdotto dal video “Di questa donna e delle altre” preparato appositamente per l’occasione da Sara de Simone, è dedicato all’analisi e alla discussione dei modelli femminili proposti dalla televisione e dai media, spesso figure caricaturali ed eccessive come quelle presenti nei reality o incarnati dalle veline e dalle escort. Alle relatrici è chiesto di confrontarsi con tali rappresentazioni e con l’eventuale novità prodotta dal modello televisivo nella mercificazione del corpo femminile. Esse sono chiamate a chiedersi se queste immagini del femminile rappresentino qualcosa che abita nella dimensione profonda delle donne italiane (come i loro desideri nascosti o le loro aspirazioni inconfessabili), se tali figure siano in grado di parlarci del rapporto che le donne intrattengono con il maschile e con il potere e di dirci qualcosa in più sulla loro idea di autonomia ed emancipazione.

Tra le invitate hanno confermato la loro presenza Antonella Buonauro, dottoranda in Scienze cinematografiche e animatrice del blog “Diversamente Occupate”, Loredana Cornero, giornalista Rai, Simona Filippini, fotografa, Silvia Giacomini, operatrice sociale impegnata nell’associazione no profit “Ora d’aria”, Isabella Mezza, giornalista Rai e conduttrice del settimanale di informazione del Tg3 “Punto Donna” , Patrizia Rappazzo, direttrice del festival cinematografico “Sguardi Altrove”, Flavia Rossi, studentessa e Annamaria Tagliavini, direttrice della Biblioteca Nazionale delle donne di Bologna e parte del centro Orlando.


Programma:

Panel I: “Libertà e silenzi” ore 9:00 – 13:30

Interventi di:

Maria Luisa Busi, giornalista del TG1; Francesca
Izzo
, docente universitaria di filosofia politica; Paola Piva,
sindacalista e studiosa del lavoro; Eleonora Palma, giurista e politica;
Mariella Gramaglia, giornalista e politica; Maria Grazia Calandrone,
poetessa e performer; Sara Seghizzi, mediatrice culturale.

Panel II: “Fotografie e caricature” ore 15:00
– 18:00

Interventi di:

Antonella Bounauro, dottoranda in Scienze
cinematografiche e animatrice del blog “Diversamente Occupate”; Loredana
Cornero
, giornalista Rai; Simona Filippini, fotografa; Silvia
Giacomini
, associazione per i diritti e le libertà “Ora d’aria”;
Isabella Mezza
, conduttrice del settimanale di informazione del TG3
“Punto Donna”; Patrizia Rappazzo, direttrice del festival
cinematografico “Sguardi Altrove”; Flavia Rossi, studentessa; Annamaria
Tagliavini
, direttrice della Biblioteca Nazionale delle donne e parte
del centro Orlando.

Per maggiori informazioni: www.sguardisulledifferenze.org

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