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Ritratti e identità sociale

Il 17 giugno la Walther Collection ha aperto al pubblico la propria collezione di fotografi/artisti africani.
La mostra “Events of the Self: Portraiture and Social Identity”, curata da Okwui Enwezor, è costituita da una serie di quattro progetti che riempono tutte le gallerie (nove) delle tre sedi del nuovo spazio espositivo di Burlanfinger vicino Ulm, nel sud della Germania.

La mostra integra i lavori di tre generazioni di artisti e fotografi africani con quelli moderni e contemporanei tedeschi.
Sarà possibile visitare la collezione ogni settimana dal giovedì alla domenica (11.00-17.00) solo per appuntamento. Entrata libera.(info@walthercollection.com)

“Events of the Self: Portraiture and Social Identity” comprende 243 lavori di 32 artisti. Le differenti tipologie di immagini e video sono distribuite nei tre edifici e suddivise quindi tra loro in tre percorsi. Ogni percorso nasce da una differenziazione analitica legata ad un esame esplorativo della storia della fotografia.

Nel “White box” – scatola bianca – un gruppo di artisti africani contemporanei lavorano con la fotografia, istallazioni video e proiezioni di diapositive. I lavori degli artisti come Yto Barrada, Romuald Hazoumè, Jo Ractliffe, Guy Tillim, Hentie van der Merwe e Samuel Fosso, sono raggruppati nella categoria di ritratti, genere, performance, teatralità e identità. Il secondo piano della galleria è dedicato al lavoro di Rotimi Fani-Kayode con una selezione di gigantografie a colori del tardo periodo dell’artista anglo-nigeriano che, con i suoi ritratti in posa (anni ’80), esplora temi come la sessualità, l’erotismo e l’identità.

L’ esposizione nella “Green House” – casa verde – dove il tema centrale è la ritrattistica e l’idea di transizione e trasformazione della società umana. Protagonisti sono gli importanti ed influenti ritratti di due grandi maestri: Seydou Keïta (Mali) e August Sander (Germania).

Infine si ha la “Black House” – casa nera – che si focalizza sul concetto di serialità e tipologia presenti nei lavori di Bernd e Hilla Becher (Germania) Malick Sidibé (Mali), e J. D. ‘Okhai Ojeikere (Nigeria). Si passa da una piccola selezione degli macchinari obsoleti in bianco e nero dei Becher, attraverso le teste di Ojeikere che analizza le diverse acconciature dei suoi soggetti, fino ad arrivare ai ritratti di uomini e donne fotografati di schiena da Sidibé. In questo gruppo è stato incluso “The Black photo Album/Look At Me: 1890-1950” di Santu Mofokeng, una video-proiezione di immagini d’archivio di diversi fotografi sudafricani. Nel video si può ammirare una serie di ritratti di gente appartenente alla classe media e operaia nera del Sudafrica vestita con completi vittoriani; le immagini risalgono fino al XIX secolo, circa 1890.
Una mostra da non perdere, ma se la Germania è troppo distante, guarda alcune foto della collezione in The Walther Collection

Artisti presenti:
Sammy Baloji | Oladélé Ajiboyé Bambgoyé | Yto Barrada | Bernd & Hilla Becher | Candice Breitz | Allan deSouza | Theo Eshetu | Rotimi Fani-Kayode | Samuel Fosso | David Goldblatt | Kay Hassan | Romuald Hazoumè | Pieter Hugo | Seydou Keïta | Maha Maamoun | Boubacar Touré Mandémory | Salem Mekuria | Santu Mofokeng | Zwelethu Mthethwa | Zanele Muholi | James Muriuki | Ingrid Mwangi | Grace Ndiritu | J.D. ‘Okhai Ojeikere | Jo Ractliffe | August Sander | Berni Searle | Malick Sidibé | Mikhael Subotzky | Guy Tillim | Hentie van der Merwe | Nontsikelelo (Lolo) Veleko.

The Walther Collection
Reichenauerstrasse 21
89233 Neu-Ulm / Germany
www.walthercollection.com

photos:
in alto: Nontsikelelo (Lolo) Veleko “Nonkululeko“, 2003
in basso:Rotimi Fani-Kayode “Every Moment Counts“, 1989

Posted in Fotografia.