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Ritratti: Taylor Wessing Prize 2010

Dal 11 novembre al 20 febbraio 2011 a Londra, presso la National Portrait Gallery vengono esposti i ritratti che hanno partecipato e quelli che si sono aggiudicati il Taylor Wessing Photographic Portrait Prize 2010.

La mostra presenta i migliori ritratti fotografici contemporanei ed unisce i lavori di giovani talentuosi fotografi, dilettanti e studenti della fotografia con professionisti già affermati nel campo fotografico.

Attraverso immagini editoriali, di pubblicità e di “fine art”,  i partecipanti al concorso hanno esplorato attraverso diversi temi, stili e approcci il ritratto fotografico contemporaneo, dal classico e formale ritratto commissionato allo scatto più spontaneo e intimo catturando amici e familiari.

Più di 2.400 fotografi di tutto il mondo hanno partecipato al concorso con circa seimila ritratti inviati. Sessanta sono le opere selezionate per la mostra tra cui i quattro vincitori del premio Taylor Wessing ed il vincitore – in questo caso vincitrice – della commissione ELLE (Clare Shilland con il ritratto Merel).

Primo premio vinto da David Chancellor con “Huntress with buck” dalla serie “Hunters”. Il ritratto di una quattordicenne americana – Josie Slaughter – nella sua abilità di cacciatrice a Birmingham, Alabama, USA. Questo ritratto fa parte della serie “Hunters”, un progetto fotografico a cui Chancellor sta lavorando concentrandosi sui cacciatori, la caccia e le zone riservate alla caccia.

Il secondo premio va a Panayiotis Lamprou per il “Portrait of my British wife” (2010) dalla serie “Human Presence”.

Terzo premio è stato dato a Jeffrey Stockbridge per “Tic Tac and Tootsie” (le due gemelle Carroll e Shelly McKean), 2009 dalla serie “Nowhere but Here”.  Stockbridge nasce nel 1982 a Woodbine nel Maryland. La sua foto ritrae le due sorelle gemelle Carroll e Shelly e ci racconta la loro vita: vivono per strada e soffrono d’insonnia, sono ricorse alla prostituzione per procurarsi lo Xanex (ansiolitico) di cui entrambe sono diventate dipendenti. Stockbridge aggiunge: ‘Enduring unthinkable pain on a daily basis, the sisters are both incredibly strong and weak at the same time. Caught in the grip of their addiction, they do whatever it takes to survive, except for getting clean’.

Photo ©
dall’alto verso il basso:
premio
Tic Tac and Tootsie (Twin sisters Carroll and Shelly McKean), 2009 – Jeffrey Stockbridge
premio
Huntress with Buck, 2010 – David Chancellor
premio
Portrait of my British wife, 2010 – Panayiotis Lamprou

Posted in Fotografia, Generale.


L’arte contro la proliferazione della barbarie

Giovedì 11 novembre alle ore 18,00 si inaugura “Señales rojas – L’arte contro la proliferazione della barbarie” una mostra presso l’IILA, Istituto Italo-Latino Americano che con la Fondazione Volume! presentano Señales Rojas 2010, secondo appuntamento del ciclo espositivo dedicato alla indagine del concetto di emergenza. I temi “caldi” del vivere civile vengono affrontati nella loro molteplicità, dalla migrazione alla criminalità, dall’alienazione alla violenza domestica, dalla discriminazione alla degenerazione del potere fino alla critica del sistema socio-politico.

“Nucleo centrale della manifestazione è la mostra collettiva “Señales Rojas” nella Galleria dell’IILA, a cura del Segretario Culturale Patricia Rivadeneira, con Jota Castro (Perù), Regina Galindo (Guatemala), Alejandro Gómez de Tuddo (Messico), María Rosa Jijón (Ecuador), Emilio Leofreddi (Italia), Jorge Pineda (Repubblica Dominicana), Manuela Viera-Gallo (Cile), Camilo Yáñez(Cile).

L’artista/attivista Regina Josè Galindo ha partecipato a diverse importanti mostre collettive del mondo tra cui “Global Feminism” a Brooklyn – New York, oppure in Italia ad Artissima ed alla 51′ Biennale di Venezia. Nel 2003 fece una performance di fronte alla Corte Costituzionale a Città del Guatemala. La performance “¿Quién puede borrar las huellas?“consisteva nel “passeggiare” di fronte al Palazzo Nazionale lasciando dietro di se un “sentiero” di impronte o tracce di sangue umano, per protestare contro la candidatura presidenziale dell’ex leader militare Efrain Rios Montt e in ricordo delle vittime del conflitto armato in Guatemala.

La mostra “Señales Rojas” presso la galleria IILA si concentra in particolare sulla prospettiva del debole, costretto a divincolarsi tra oppressione, pregiudizio, aggressione fisica e giochi di potere. Quest’anno “Señales Rojas” coinvolgerà molte gallerie e spazi culturali romani che – giovedì 11 novembre – interverranno con mostre e performance nella costruzione di una serata collettiva.
La sera dell’11 novembre il pubblico di “Señales Rojas”, aiutato da una mappa realizzata per l’occasione, seguirà un percorso tematico che si snoderà lungo le vie del Centro Storico di Roma, interessando principalmente il territorio tra Campo de’ Fiori e Trastevere.”

La mostra sarà aperta fino al 11 dicembre.

Galleria IILA – Vicolo dei Catinari 3 – Roma
Dal lunedì al sabato, dalle 16:00 alle 20:00

Photos ©:
dall’alto verso il basso:
– “Hanna“di Manuela Viera-Gallo
– “Punto ciego” di Regina Josè Galindo (Foto di Edna Sandoval)
– una foto della performance del 2003″¿Quién puede borrar las huellas?“di Regina Josè Galindo

Posted in Arte, Generale.


Immagini inquietanti/disquieting images

A Milano il 19 ottobre si è aperta la “Triennale di Milano” – fino al 09 gennaio 2011 – all’interno della quale si trova  la mostra “immagini inquietanti / disquieting images”, curata da Germano Celant e Melissa Harris.

Una raccolta internazionale di immagini inquietanti per i loro contenuti problematici come inquinamento, sesso, AIDS, mafia, sadomasochismo, guerra, droga, travestitismo, violenza sugli animali, sfruttamento della natura e dell’essere umano. Documenti e argomenti oscillanti tra vita e morte, tra erotismo e malattie terminali, che hanno sollevato proteste, discussioni e censure, sin dall’inizio del Novecento. Un percorso per immagini che trattano dalla diversità sociale alla psicologica, dalla condizione fisica alla sessuale a cui affiancare incontri e convegni non solo sulla fotografia, ma su altre arti.” (www.triennale.org).

Gli artisti in mostra sono: Julio César Aguilar Fuentes, Diane Arbus, Letizia Battaglia, Nina Berman, Elena Dorfman, Donna Ferrato, Nan Goldin, Philip Jones Griffiths, Pieter Hugo, Alfredo Jaar, Kohei Yoshiyuki, Sally Mann, Robert Mapplethorpe, Mary Ellen Mark, Richard Misrach, James Nachtwey, Michael Nichols, Paolo Pellegrin, Gilles Peress, Eugene Richards, Lise Sarfati, Stephanie Sinclair, Brian Weil, Zalmaï.

Le foto che ho scelto sono dell’artista Elena Dorfman, nata nel 1965, raffinata fotografa artistica con base a Los Angeles, è famosa per le sue intense serie di ritratti in cui esamina la miriade di sottoculture che colorano il Nord America e altri paesi. Le sue immagini estremamente ricercate coniugano una bellezza mozzafiato con un soggetto atipico e stravolgono completamente la tradizione “documentaristica”. L’identità – sessuale, sociale o culturale – è un elemento fondamentale del suo lavoro, tra i cui temi ricorrenti c’è la confusione dei confini che separano fantasia e realtà.

Still Lovers, il lavoro che ha portato Dorfman alla fama internazionale, si concentra sulla vita domestica di uomini e donne che dedicano la vita a bambole gonfiabili in grandezza reale, anatomicamente perfette. L’intenzione del fotografo non è sfruttare la palese devianza di questi surrogati sessuali, ma piuttosto rivelare l’affascinante mondo segreto di intimità tra la carne e il silicone.

Con la serie del 2007 Fandomania: Characters & Cosplay, Elena Dorfman ha esplorato il mondo del “costume play”, fenomeno di cultura popolare importato dal Giappone. I soggetti di questa serie sono fan sfegatatati che partecipano ai raduni in tutto il mondo e che si vestono e vivono come i personaggi di videogiochi, manga e anime giapponesi. Still Lovers e Fandomania sono accompagnati da monografie.

The Pleasure Park, il lavoro più recente di Elena Dorfman, è uno sguardo a trecentosessanta gradi sul mondo delle corse di cavalli purosangue e dei fantini. (testo mostra)

Per info:
Triennale Milano
Elena Dorfman  – elenadorfman.com
La mostra Immagini inquietanti/disquieting images

Photos:
in alto: Rebecca 1 © Elena Dorfman (2001) – Still Lovers
sotto: Girlfriend 1 © Elena Dorfman (2004) – Still Lovers

Posted in Fotografia.