Skip to content


Foto della settimana: Brenda Ann Kenneally

Anche quest’anno, grazie a “Visa pour l’image”  ed al “Canon Female Photojournalist Award” ho potuto conoscere la fotografa BRENDA ANN KENNEALLY. Già premiata nel 2003 dal World Press Photo, nel 2008 si aggiudica il premio Canon. Così in questa 21a edizione ha dimostrato pienamente di averlo meritato esponendo il lavoro Upstate Girls – What became of Collar City.
Le foto mostrano la grandezza e la miseria americana attraverso ritratti ed ambienti ripresi a Troy, una cittadina nel nord dello stato di New York. Ritratti di una classe operaia americana che Brenda Ann conosce molto bene, essendo nata e cresciuta nella stessa città. In un’intervista dirà: “Ho fotografato quello che sarei potuta diventare!”
Padre alcolista, madre lavoratrice sempre assente, Brenda Ann cade presto nella “piccola delinquenza”.  A 12 anni va in riformatorio, a 16 è tossicodipendente. Nel 1977 decide di fuggire in autostop per la Florida. Per dieci anni passa una vita d’inferno, fino a quando decide di disintossicarsi. Pur amando molto il canto, è con la fotografia che riesce a trovare se stessa. Viene accettata al “Photojournalism Department at The University of Miami” dove nel 1991 si laurea in Photo communication e una doppia specializzazione in Sociologia.

Nel 2003 il Times le assegna un lavoro fotografico. Andare a fotografare Troy. Proprio per caso quindi ripiomba negli ambienti da cui era fuggita. Proprio rivedendo queste famiglie americane decide di intraprendere un lavoro di reportage su queste donne americane. Donne con un “destino” che spettava anche a lei. “Quando stavo a Troy il mio pensiero fisso era di scappare, non so se sarei ancora viva se non fossi partita. Troy era tossica per me. Quando sono arrivata a Troy  per la prima volta dopo 20 anni, ed ho visto tutte quelle ragazze, mi sono detta che è sicuramente quello che sarei io oggi se non fossi fuggita per Miami Beach

Alla presentazione del suo lavoro la Kenneally si mostra com’è! Un vero personaggio! Con i suoi 50 anni ed un passato non roseo, Brenda Ann è schietta, parla del su lavoro come nessun fotografo fa. Spiega il suo progetto sia nella fase preliminare di idea, progettazione, sia a livello di realizzazione, costi, contatti con i giornali, e quelle mille frasi e battute ironiche ma piene di “verità”.
Upstate Girls racconta delle storie. Storie di donne di Troy, città simbolo della crescita americana ed ora simbolo/vittima della crisi industriale.
Brenda Ann per cinque anni ha seguito le donne che sono cresciute e maturate nella miseria finanziaria ed intellettuale. Abbandonate dal loro proprio compagno o marito, senza formazione, accumulano una quantità di piccoli lavori per far vivere le “truppe” di bambini che hanno avuto da adolescenti. Brenda Ann riesce ad entrare nel loro quotidiano, cogliendo dei momenti forti d’intimità, è questa prossimità “naturale” che caratterizza principalmente le sue foto.

Intervistata da una radio francese, Brenda Ann spiega che  l’intimità è più difficile farla uscire che entrarci. “Quando sei con loro, partecipi alla loro vita. Se bisogna andare a prendere i bambini alla scuola, se qualcuno viene arrestato per strada, se un cane viene investito …..  se c’è una madre che deve partorire, tu rimani a casa e guardi i bambini. Ti coinvolgono

La Kenneally non ha dimenticato da dove viene. Da diversi anni sta lavorando sul tema della miseria sociale americana. Con Upstate Girls, Brenda Ann cerca di mettere in luce le cause e le conseguenze complesse del “sogno americano
Mostra gli effetti perversi della mondializzazione che disegna il paesaggio virtuale e sociale degli Stati Uniti. Ma non critica tanto il sistema quanto piuttosto  l’individualismo esasperato, una mancanza di considerazione della classe popolare che, lei spera, cambierà con Obama. “La mia America è quella che io critico, quella che amo e che, merda, detesto. Con Obama, questa gente ritroverà il proprio spazio nei discorsi, nei dialoghi. E’ facile criticare il sistema, ma se ognuno di noi facesse attenzione al proprio vicino, le cose andrebbero meglio di come stanno andando oggi”

Brenda Ann dal 1996 vive a New York con suo figlio. Il suo libro “Money, Power, Respect” ha ricevuto il premio del miglior libro di fotogiornalismo del 2006.

A destra: Brenda Ann Kenneally (© Brenda Ann Kenneally)

Foto in alto: Terry nella sua camera a YWCA in Troy, New York. (© Brenda Ann Kenneally)

Video: Upstate Girls – What became of Collar City

Posted in Foto della settimana.